martedì 29 luglio 2008


Sono quasi 10 anni che sono in Croce Rossa e ancora oggi mi sento dire-"Ma ci vai ancora?....ma se non ti pagano che ci vai a fare?...stai rubando tempo prezioso a tuo figlio e a tuo marito(con un'espressione che significa "Ma vergognati"),..sei un'illusa che crede nel volontariato, e non capisce che non esiste, ecc.. ecc..
Una carissima persona una volta mi diede un foglio che conservo gelosamente e su cui c'è scritto:

Quando si assiste a qualcosa di tragico, ad un incidente stradale, alla scena di una persona sanguinante o incosciente stesa per terra, quando un bimbo o un anziano ti guarda chiedendoti del cibo o anche solo una mano da stringere, è difficile rimanere insensibili: si prova istintivamente qualcosa "che si muove dentro".
Quando vedo morire un uomo, c'è una parte di me che muore con lui.
Quando lo vedo nascere, nasco con lui.
La vita di ciascuno appartiene anche all'altro e nessuno è escluso.
Quando vedo che stai male, mi accorgo che non sono solo fatti tuoi ma anche i miei. La motivazione fondamentale di chi presta un primo soccorso può essere solo interiore.
Il medico, l'infermiere, il soccorritore professionale o volontario, si sentono e si sentiranno sempre chiamati "dall'interno di se stessi" ad aiutare, ad amare attraverso questo aiuto l'altro in difficoltà.
La motivazione fondamentale è "L'AMORE". Nient'altro.
Tu che leggi, potresti pensare che questa sia retorica. Il giorno in cui l'esistere dovesse chiamarti in prima persona a gestire talune malaugurate situazioni, capirai...
...Salvare o contribuire a salvare o aver fatto tutto il possibile per salvare una vita umana, negli istanti supremi in cui saltano puntualmente le logiche egemoni del dare e dell'avere, può essere un primo passo per diventare sempre più e meglio se stessi.

Quando perciò mi capita ancora oggi di dovermi giustificare con chi si permette di darmi lezioni di vita, mi rileggo queste parole e mi rendo conto che l'ignoranza ancora nel 2008 la fa da padrona.

2 commenti:

sunflower ha detto...

tue parole sono davvero "sante"..ti do ragione in pieno e ti ammiro tanto per quello che fai. ci penso spesso e anche a me piacerebbe, ma sono troppo sensibile e non so se reggerei tutto quello che sicuramente sei costretta a vedere.
se vedo un po di sangue svengo e non riesco nemmeno a vedermi fare una puntura. che ci devo fare...prima o poi vincerò questi limiti del mio carattere.
mi sa che dovrei cominciare a fare volontariato ma con qualcosa più tranquillo. tu che dici?
buona giornata e a presto cara

Manu ha detto...

Ciao Lea, passavo di qui e mi ha colpito molto il nome del tuo blog, ma soprattutto il contenuto di questo splendido post.
Che belle cose che hai scritto, è bello che tu voglia condividerle con noi.
Io credo che ognuno debba fare del suo meglio per aiutare il prossimo, l'ambiente... perchè il "tutto" siamo noi, insieme.
Magari come Emi anche io non sarei capace di fare la volontaria in croce rossa, però creco di fare ciò che posso con quello che ho a disposizione.
Per esempio donare il sangue, non rifiutare mai di porgere una mano a chi la chiede...
insomma credo anche io che nel nostro piccolo ognuno di noi può fare qualcosa..
Tornerò a trovarti!!!

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore