sabato 30 maggio 2009

di ritorno da San Gregorio













Voglio raccontare ciò che ho vissuto proprio ieri:Al campo di San Gregorio all'Aquila, ho incontrato un uomo di circa 80 anni con sua moglie, che mi ha raggiunto per chiedermi di ricongiungerlo a sua sorella che era presso il campo di Piazza D'Armi. Mi ha detto che la sua casa non esisteva più e nemmeno quella di sua sorella, e quindi preferivano restare vicini. Me lo ha detto con uno sguardo vispo e con un sorriso aperto che ho preso coraggio e gli ho chiesto:-Mi spiega come fa ad essere così tranquillo e sereno dopo quello che mi ha raccontato?
Io non potrei nemmeno immaginare di aver perso la mia casa, che racchiude tutta la mia vita e il mio essere, perchè per me la casa è: sogno desiderato, prospettiva futura, la costruzione di una famiglia, il sacrificio, l'insieme di tutti i miei ricordi famigliari, l'amore messo per costruirla ed arredarla a mio gusto, l'affetto e l'amore vissuto al suo interno. Al solo pensare che tutto è andato distrutto in 18 secondi io mi sentirei "disperata". Lui mi ha guardata, mi ha stretto le mani e mi ha risposto: E perchè?...che cosa è una casa?....Siamo VIVI!.E in quel momento mi sono sentita piccolissima, perchè come al solito, facciamo in molti, stavo continuando a dare importanza al superfluo. Mi ha anche raccontato della sua vita di emigrante prima in Germania e poi in Australia. Ha terminato dicendomi che per lui è il cominciare da capo "un'altra volta" dopo tutte le volte che ha ricominciato quando è stato emigrante.
Sono rientrata ieri notte, per la stanchezza, dopo aver trascorso 14 ore in servizio, sono crollata e ho dormito profondamente, stamani mi sono dovuta rendere conto per l'ennesima volta che lì ho lasciato di nuovo il mio cuore e lì ho tutti nella mia memoria, uno per uno. La vita in tenda non mi pesa, perchè quando si è lì sarebbe illogico non condividere la loro esistenza e i loro disagi (il caldo, il freddo, la paura, l'incertezza ecc) e quindi si fa fatica a ritornare alla normalità .
Posto qualche foto che ho scattato in questi giorni, fra cui una scattata pochi secondi dopo una forte scossa (il sismografo ha riportata un 3.8 di magnitudo), per sdrammatizzare il panico del momento di una bimba che mi si è gettata fra le braccia a cui raccontavo che era stato il treno che veniva a prendermi per portarmi a casa che passava sottoterra e che ha fatto un pò di rumore (non era stato un piccolo rumore ma un forte boato e la scossa di pochi secondi e sussultoria)

martedì 26 maggio 2009

Si riparte per San Gregorio (AQ)



Stasera si riparte per San Gregorio (AQ), ho postato le foto che ho scattato durante il servizio presso il campo di qualche settimana fa, in modo che chi non ha vissuto la realtà della tendopoli possa rendersi conto come è strutturata e quali siano le problematiche climatiche che ci sono in questi giorni. A proposito, ho saputo proprio che ieri sera c'è stato un temporale fortissimo e una tromba d'aria che ha quasi sollevato alcune tende e buttato giù la tenda mensa. Comunque dalle ultimissime notizie di qualche minuto fa, dicevano che non c'erano gravi problemi ma c'è stata solo paura. Povera gente, quante ne stanno sopportando! Io tornerò da L'Aquila a fine settimana (non so se sabato o domenica) spero di poter aggiungere solo buone notizie!
Ciao a Presto!!!

sabato 23 maggio 2009

23 maggio 1992 - 23 maggio 2009 Giovanni Falcone è nella nostra memoria


"Avete chiuso cinque bocche, ne avete aperte 50 milioni"

"In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere"

''La testa del serpente mafioso è qui in Sicilia, soprattutto a Palermo''. ''Rimarranno solo i mafiosi qui in Sicilia''. ''Siamo noi siciliani i peggiori nemici della Sicilia''.

''Tutti hanno fatto credere di essermi amici, poi me li sono trovati dall'altra parte: democristiani, socialisti, comunisti... tutti. Non ti sembra la prova più evidente che io cerco di rimanere sempre lo stesso, mentre gli altri cambiano a seconda dei loro interessi? Eppure i mie colleghi mi negano questo credito'

''Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili''.

''Nessuno troverà mai un elenco degli appartenenti a Cosa Nostra né alcuna ricevuta dei versamenti delle quote. Il che non impedisce che le regole dell'organizzazione siano ferree e universalmente riconosciute''.

''E stato per noi come un professore di lingua che ti permette di andare dai Turchi senza parlare con i gesti". "La sua confessione è stata una chiave per decifrare il codice di Cosa Nostra''. (parlando di Tommaso Buscetta)

''La mia cultura progressista mi faceva inorridire di fronte alla brutalità, agli attentati ed alle aggressioni; guardavo a Cosa Nostra come all'idra dalle sette teste: qualcosa di magmatico, di onnipresente e invincibile, responsabile di tutti i mali del mondo''.

''Partecipare a un'azione violenta risponde generalmente a una logica rigorosa, quella che fa di Cosa Nostra l'organizzazione temibile che è. Sottolineo spesso questo concetto perché affrontando la mafia per quello che è un'associazione criminale seria e perfettamente organizzata saremo in grado di combatterla''.


''Quando saltano le regole ancestrali, quando lo stato decide di combattere sul serio la mafia, quando forze dell'ordine e magistrati fanno realmente e fino in fondo il proprio dovere, i comportamenti degli imputati cambiano''.


''La lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l'intero palazzo. All'opera del muratore deve affiancarsi quella dell'ingegnere. Se pulisci una stanza non puoi ignorare che altre stanze possono essere sporche, che magari l'ascensore non funziona, che non ci sono le scale... Io vado a Roma per contribuire a costruire il palazzo''.


''A Palermo si dice: "per dimostrare di essere onesti bisogna morire"''


''Ho respirato odore di mafia fin da piccolo ma, in casa, mio padre non ne parlava mai. Era una parola proibita''.



Frasi di Giovanni Falcone

mercoledì 20 maggio 2009

L'altro


Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te,

reso visibile.

Il suo volto si riflette nelle acque tranquille,

e in quelle acque,

se osservi bene,

scorgerai il tuo stesso volto.

Se tenderai l'orecchio nella notte,

è lui che sentirai parlare,

e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore.

Non sei tu solo ad essere te stesso.

Sei presente nelle azioni degli altri uomini,

e questi, senza saperlo,

sono con te in ognuno dei tuoi giorni.

Non precipiteranno se tu non precipiterai con loro,

e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai.


K. Gibran

lunedì 18 maggio 2009

Tornata da L'Aquila

Sulla strada per l'Aquila (dove sono dovuta andare per un paio di giorni al Campo CRI di Centi Colella, per inteso quello che prima del sisma era lo stadio Rugby e ora ospita circa 4500 persone)avevo visto questo cartello che mi aveva molto colpito e commossa. L'ho ritrovato in una foto scattata dai volontari CRI di Milano.
Oggi è stata una giornata stressante, sia per il viaggio (non è lungo, circa 90 km), ma anche perchè mi sento svuotata dopo alcuni giorni di lavoro presso il campo. Per la prossima settimana dovrei partire di nuovo o per San Gregorio o per Mascioni (vicino Campotosto). Ora per qualche giorno mi voglio dedicare alla mia famiglia, che non finirò mai di ringraziare per la pazienza e la collaborazione che mi stanno dimostrando in questa "emergenza". Sono entrambi le mie rocce!!!

lunedì 4 maggio 2009

La felicità


La Felicità non è impossibile è un diritto che appartiene a tutti: ai bimbi, ai figli, alle madri, ai padri, ai vecchi.

Dovremmo godere della felicità del prossimo, la vita è ricca e magnifica per renderci felici ma noi l' abbiamo dimenticato.

La bontà, la gentilezza e la ragione ci portano alla felicità.Felicità è lavoro per tutti gli uomini, un futuro per i giovani e la sicurezza per i vecchi.

La felicità è l' innocente sorriso di un bimbo che all' alba della vita percorre le ali della fantasia.

La felicità che regni ed illumini le menti di coloro che troppa morte hanno recato ai propri simili e che gli umili, i deseredati e gli oppressi riemergano dai sentieri più bui e rompano il silenzio in archi di luce e li riporti verso la vita.

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore