venerdì 24 aprile 2009

Richiesta di aiuti!


Devo innanzitutto ringraziare tutti coloro che anche se in un periodo di grave recessione economica, si sono autotassati oppure hanno inviato merce ai terremotati. In questi giorni, in tanti mi hanno contattata per sapere come e cosa donare alle popolazioni terremotate, so che anche da altre regioni, si sono mobilitati in tanti per mandare materiale e vestiario. Io provo a rispondere quì anche a chi avrebbe intenzione di fare qualcosa, ma non sa cosa e come. Contattare una associazione accreditata a tale compito, ad esempio: la protezione civile locale, la croce rossa locale, la misericordia locale, l'ENPAS, la CARITAS locale, perchè già loro vi sapranno indicare i generi di cui c'è necessità con urgenza.
Per quanto riguarda gli abiti: ho assistito in questi giorni alla consegna degli abiti presso la Caritas Parrocchiale del mio paese e ho notato con disgusto che in molte buste portate con tanta solerzia erano contenuti abiti, sdruciti, macchiati, sporchi. Per questo motivo viene richiesta la donazione di abiti e sopratutto intimo, nuovo. Innanzitutto quando viene consegnata una busta di abiti usati, necessita di una ulteriore selezione e poi di una disinfezione dopo il lavaggio, che in una situazione di urgenza e emergenza necessiterebbe uno spreco di soldi per effettuarlo e di energie per smistare tali abiti presso le lavanderie.
So, dalla Caritas, ma anche dalla Croce Rossa (di cui sono una volontaria) che è necessario, non più cappotti e giacconi, ma tute ginniche complete e pantaloni comodi o sportivi, felpe, Tshirt, scarpe da ginnastica, contenitore tipo beauty per contenere prodotti per l'igene personale, calzini, mutande, canottiere, schiuma da barba, lamette per la barba, dentifricio, spazzole per capelli, pettini, ciabatte o pantofole, il tutto nuovo ed in confezione integra.
Ma di giorno in giorno l'elenco di cosa è necessario varia a seconda delle richieste che provengono dai volontari dal campo. Perciò per non sprecare risorse e soldi, e se si ha l'intenzione di donare qualcosa di necessario alle popolazioni terremotate nelle tendopoli, fate riferimento alle varie associazioni che ho sopra descritto. Ringrazio di cuore fin da ora chi accetterà questa richiesta e chi in qualsiasi modo farà pervenire un aiuto alle famiglie abruzzesi.

giovedì 16 aprile 2009

tre giorni al campo CRI di San Gregorio (AQ)







Sono tornata ieri sera dal campo CRI per i terremotati di S. Gregorio (AQ).
Non avrei mai immaginato di trovare sia la popolazione, nonostante la loro situazione, così accogliente, i colleghi delle attività socio-assistenziali poi sono stati speciali. Appena sono arrivata e dopo l'accreditamento alla segreteria, mi hanno subito comunicato che i volontari dell'ASA (Attività Socio-Assistenziali) erano stati precettati e che quindi tutti coloro che erano incaricati ASA, fino al termine del censimento della pololazione e delle loro esigenze erano sospese tutte le altre attività di campo. Insieme con le colleghe di Bari, di Andria , di Taranto di Sulmona e di Teramo ci siamo occupate di incontrare tutti i nuclei famigliari per segnare e segnalare le varie necessità. Come dicevo, la popolazione è stata di un'accoglienza speciale, così come lo sono state le colleghe. Infatti mi hanno accolto con calore, come se ci conoscessimo da tanto tempo e non mi hanno mai estromesso dal dover prendere delle decisioni.
Posto quì un pò delle e foto che sono riuscita a fare così chiunque può capire la realtà che si vive in questo periodo in questa cittadina a circa 10km da l'Aquila.



domenica 12 aprile 2009

....si parte per l'Aquila!


E' arrivata l'ora anche per me di partire!
Domani verso le 15 sarò in viaggio verso l'Aquila.
Non me la sono sentita oggi di fare gli auguri di Pasqua, come festività, ma solo ai più vicini ho mandato con un SMS una considerazione che trascrivo anche quì:

"Che questa sia una Pasqua di vera "Resurrezione" per tutti i nostri fratelli dell'Aquila e per noi una Pasqua di riflessione".

Stasera nel mio ormai quotidiano giro negli alberghi, ho avuto modo di incontrare alcuni ospiti che hanno perso proprio tutto e facevamo una ulteriore riflessione: Che è in queste occasioni che ci rendiamo conto a volte di dare TROPPA importanza al superfluo, ma poi ci rendiamo conto in queste occasioni di disgrazia che quello che è più importante sono gli affetti e l'amicizia. Peccato che poi fra un pò di tempo torneremo a ignorarlo.
Quando stasera mi è arrivata la comunicazione della partenza, mi sono affrettata a preparare lo zaino e pensavo che non sto vivendo questa vigilia con l'aspettativa di una esperienza, ma come un dovere verso chi sta soffrendo.
Ciao a tutti a presto!

sabato 11 aprile 2009

Ieri sera, in tutta Italia si è svolta la Via Crucis con la processione del Gesù Cristo morto, ma per noi abruzzesi, quest'anno ha avuto un significato in più, proprio per la vicinanza sia geografica che spirituale a tutti gli aquilani. L'atmosfera era di assoluto silenzio e ho visto tantissime persone che al passaggio della statua, aveva gli occhi lucidi di commozione e penso gli ha fatto sia una preghiera, ma a me è venuta spontanea anche una considerazione: "Tu che sei sempre presente, alle 3,32 di domenica dov'eri? ti sei un pò distratto?". Non so quale religioso, diceva giorni fa, che tutte le sue opere fanno parte di un disegno. La mia fede in questi casi rimane, ma vorrei sapere, a quale disegno divino corrisponde la morte e la distruzione, perchè ho il dubbio che non ci possa essere una motivazione cristiana a tutto questo, ma che dicendo così, si cerchi di giustificare Dio, in scompiglio umanamente ingiustificabile.
Il nostro censimento attuale è che solo nella mia città, negli alberghi, negli ostelli, nei camping, nei residence, nei bed&brekfast, e nelle case di riposo per anziani, ci sono ospitati 525 persone provenienti dalla zona terremotata. Dopo i primi giorni di caos per organizzare il censimento, la distribuzione dei medicinali, degli abiti (tantissimi erano rimasti con il solo pigiama che indossavano al momento del sisma), della biancheria intima, degli alimenti. Ora c'è un caos "organizzato", perchè tutto si sta organizzando. Siamo stanchi, ogni tanto scleriamo gli uni con gli altri, ma poi ci guardiamo, e automaticamente ci abbracciamo per scusarci e confortarci. Ci coccoliamo acquistandoci cioccolatini e caramelle. A sera poi ogni tanto arriva in sede qualcuno anche se non in servizio con della pizza, dei rustici per chi ha trascorso gran parte della giornata a fare servizio. Ieri sera, abbiamo fatto un sonoro applauso alla collega che entrando ha portato un thermos di caffè e uno di thè. Sicuramente per noi volontari della Croce Rossa, per noi abruzzesi, questa emergenza durerà ancora per tante settimane, ma di una cosa sono certa, non è assolutamente nostra intenzione abbandonare chi è da noi neppure per un giorno, almeno fino a quando resteranno ospiti nella nostra città, avremo poi il tempo di riposarci.

martedì 7 aprile 2009

Un'altra giornata con, e per i terremotati


Sono appena rientrata, dopo un pomeriggio trascorso a fare visita ai terremotati che sono ospiti presso gli alberghi della città. Non pensavo che fossero trascorse oltre nove ore dal momento che ho lasciato la mia casa per andare in CRI. Nel pomeriggio dopo che avevo pranzato, stavo riflettendo che in mattinata mentre mi recavo al lavoro, passando davanti ad un albergo, avevo visto delle auto con la targa dell'Aquila e quindi già in mattinata il numero degli sfollati doveva essere aumentato. Ho telefonato presso il comando dei Vigili Urbani, presso la caserma dei Carabinieri e all'Assessore ai Servizi sociali che mi hanno confermato ciò che avevo pensato, quindi sono andata in sede per contattare di nuovo tutti gli alberghi e mi hanno dato un numero provvisorio di ospiti che si aggirava intorno alle 300 persone su 8 alberghi, ma hanno anche aggiunto che il numero è destinato ad aumentare dopo la forte scossa che c'è stata nel tardo pomeriggio (erano circa le 19,30 e la scossa è stata di 4,3 della scala Richter che all'Aquila ha provocato altri crolli e la distruzione totale della stazione centrale e del Duomo). Sono riuscita a contattare la ASL che mi ha fornito un elenco di medici e pediatri che hanno dato la loro disponibilità. Le varie farmacie che si sono associate, hanno messo a disposizione un numero di telefono di riferimento per domiciliare i medicinali prescritti direttamente agli alberghi tramite un loro incaricato. Le varie farmacie oltretutto hanno dato piena disponibilità a fornire gratuitamente i prodotti alimentari per la prima infanzia e i pannolini, oltre a pannoloni e traverse per gli anziani e i disabili. Stasera abbiamo anche smistato degli abiti che avevano portato. Purtroppo ho dovuto constatare che tante persone approfittano di svuotare i cassetti e gli armadi dal ciarpume pensando di fare cosa gradita alla loro coscienza. Io invece penso che se un abito è sdrucito per te, ancor di più è un abito inutilizzabile per un estraneo. Sembra brutto doverlo dire, ma su 10 cartoni di abiti almeno 3 cartoni erano di abiti inutilizzabili (sdruciti, bucati, macchiati, stinti, maleodoranti) e sono andati in discarica. Per fortuna sia la Caritas che la Protezione Civile hanno dato la disponibilità a fare una ulteriore selezione degli abiti per taglie, stagione, età, maschio o femmina e a organizzare il tutto in scaffalature e stand, già da domani mattina. Il banco alimentare oltre a consegnare generi di prima necessità per l'igiene provvederà invece a consegnare alimenti alle persone che sono ospitate presso le famiglie, mentre chi è ospite degli alberghi, ha assicurato dall'albergo stesso la colazione, il pranzo e la cena. Ho potuto verificare la scarsa professionalità di alcune persone che erano disponibili a fare il supporto psicologico, ma che si sono rivelate delle emeriti incapaci in ambito relazionale ed empatico, e da lì ho capito il perchè hanno evitato di inviarle sul luogo del terremoto e invece me le hanno appioppate a me. Infatti stasera stessa ho ringraziato caldamente con un vaffa....., la persona che me le aveva indicate. Stasera quando eravamo in procinto di andare via, poi erano arrivate altre 20 persone, a cui abbiamo promesso che entro domani nel primo pomeriggio saremo presso di loro per ascoltare i loro bisogni.All'1 di notte erano sia loro stanchi ma anche noi e non era un orario consono a poter attivare alcunchè. Quindi anche domani si prospetta una lunghissima giornata, domani mattina al lavoro e subito dopo pranzo di nuovo in giro. Che Dio ce la mandi buona e sopratutto speriamo di continuare nei prossimi giorni e settimane, con quest'adrenalina che ci carica e non ci permette di sentire stanchezza, e che ci dà la lucidità necessaria ad essere collaborativi ed efficienti. Ho dei collaboratori che a definire straordinari è dire poco e il mio GRAZIE è poca cosa confronto alla loro disponibilità e collaborazione che mi stanno dimostrando. Sono proprio orgogliosa di loro!!!

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto quì in Abruzzo



Una notte da incubo, alle 3,32 la scossa distruttiva di cui tutti avete visto le conseguenze nell'aquilano. Nella giornata di lunedì tante altre scosse non ci hanno lasciato riposare e di che star tranquilli. Stasera poi alle 1,16 una nuova forte scossa ci ha rovinato anche questa notte, che passeremo con la paura continua. Ieri mattina subito dopo la scossa fortissima, siamo scesi tutti a cercare di confortarci e abbiamo cercato di incoraggiarci nel non aver paura.La macchina dei soccorsi ovviamente si è messa in moto e già alle 4,30 i miei colleghi della Croce Rossa erano in viaggio con un'ambulanza carica di tenda e decine di coperte. Io ho dato ovviamente la mia disponibilità a partire e attendo in qualsiasi momento di essere chiamata per avere la destinazione. Nel frattempo ci stiamo occupando di circa 120 persone che sono arrivate quì sulla costa, in pullman ospitati in alberghi. Ho sentito i colleghi che sono sul posto (a Paganica, a Onna e a l'Aquila) che parlano di scene apocalittiche e di tanti senzatetto che vagano nelle strade come zombie in preda a un forte stress post-traumatico. Sono stata in sede CRI fino a poco fà per sapere se era necessario un avvicendamento, ma al momento i nostri mezzi sono impiegati in una staffeta per dislocare i feriti nei vari ospedali della regione e non hanno bisogno di un cambio.Vediamo nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Anche stanotte la trascorrerò con il telefonino acceso e con l'ansia per eventuali nuove scosse. Si prospetta un'altra lunga nottata, anche se spero di riuscire finalmente a dormire almeno per qualche ora. Sul posto ho saputo che sta piovendo, c'è stata una grandinata e sono anche in ritardo (se si può chiamare ritardo in una grave situazione come questa) nel montare le tende. Hanno approntato 2 PMA(posti medici avanzati) pneumatici e sono già all'opera.

POVERA GENTE!!

domenica 5 aprile 2009

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore