lunedì 29 settembre 2008



Ho appena finito di leggere il libro di ZANA MUHSEN dal titolo: VENDUTE!Una drammatica storia di vita raccontata in prima persona da una ragazza costretta, insieme a sua sorella, a crescere troppo in fretta, lontano dalla propria terra natale, dalla propria madre ma, soprattutto, la storia di due adolescenti inglesi letteralmente vendute dal loro stesso padre.Una testimonianza agghiacciante dello sfruttamento delle donne nello Yemen.Ciò che principalmente colpisce di questo libro è la semplicità utilizzata da Zana per descrive le terribili esperienze vissute.In un Paese dove la donna è ancora considerata alla stregua di una schiava.In un Paese dove non c'è spazio per i sentimenti.In un Paese parole quali amore, felicità, solidarietà acquistano un significato ben diverso da quello che conosciamo noi.In un Paese dove talvolta i figli non rappresentano una gioia per la famiglia in cui nascono, ma sono solo fonte di vergogna.Ciò che fondamentalmente vuole trasmettere questo libro è il significato della libertà, condizione umana indispensabile nella vita di ogni singolo essere vivente.La società in cui viviamo oggigiorno ci porta a credere che la condizione umana sia notevolmente migliorata negli ultimi dcenni ma, purtroppo, non per tutti è così.Sono molti, oserei dire troppi, i Paesi in cui le donne non hanno alcun diritto all'interno della società.In suddetti luoghi una donna non può permettersi di avanzare pretese, di formulare pensieri, di mettersi in discussione e il principale scopo della sua vita è mettere al mondo figli sani e, soprattutto, maschi.Una lettura indubbiamente interessante ed educativa, adatta a tutti coloro che sono intenzionati a saperne di più riguardo alla condizione femminile in un Paese diverso dal nostro.Vi riempirà il cuore di emozioni, vi insegnerà che nella vita non bisogna mai arrendersi e che la speranza e la forza di volontà sono qualità indubbiamnete preziose. Ma, sopra ogni altra cosa, spero che questo libro vi renda consapevoli dell'importanza della libertà di ogni singolo essere umano, condizione fondamentale nella vita di chiunque.Ma ci fa anche comprendere che non sempre è facile dare giudizi affrettati sulla cultura e le tradizioni di altri popoli e altre civiltà. Quello che a noi può sembrare barbaro e incivile, in quei paesi è la quotidianità...volendo o dolendo.Dare giudizi, rende prima di tutto noi stessi incivili. Pretendiamo che venendo nei nostri paesi si adeguino alle nostre usanze e alla nostra cultura, a volte anche religiosa ma per la stessa ragione non dovremmo cambiare la loro nei loro stessi paesi. Ovviamente il libro tratta della condizione femminile diasagiata di Zana e di sua sorella Nadia, che vivevano in Inghilterra.
Una piccola nota...La donna sulla copertina del libro è Nadia Muhsen in una rarissima fotografia fatta pervenire alla famiglia

sabato 27 settembre 2008


Dopo qualche giorno, in cui la mia ADSL ha fatto le bizze oggi, mi sono accorta che è (per ora) tutto ok!
Così ne approfitto per mandare questa immagine un buon fine settimana...ciao !

lunedì 15 settembre 2008

Rieccomi!!

Sono tornata da qualche giorno, da quel di Abano- Montegrotto Terme.10 gioni in cui pensavo di riposarmi oltre che lavorare, ma non ho fatto in tempo ad arrivare lì che già la prima notte l'abbiamo trascorsa al capezzale di un'anziana che aveva un malore, poi nei giorni seguenti è andata meglio e le nostre visite al pronto soccorso di Abano sono state sporadiche (vuoi per una ricetta, per un elettrocardiogramma, per un consulto dopo una crisi ipertensiva), ma tutto nella norma quando si va a fare la JUNIOR SITTER a 70 più che arzilli vecchietti di cui l'eta oscillava tra i 62 e gli 85 anni. Io con i miei 41 anni ero la "più giovane di tutta la compagnia bella!!"Le colleghe che ho trovato ad Abano avevano fatto le assistenti anche al primo turno e anche negli anni passati, quindi più che collaudate alle intemperanze, ai capricci, agli sbalzi oltre che di pressione, anche del testosterone degli arzilli vecchietti....alla faccia poi degli arzilli!!Comunque mi sono anche divertita un sacco a fare l'animazione, abbiamo organizzato i vari pomeriggi con passeggiate e gite (a Sirmione, a Padova e a Verona). A proposito di Testosterone impazzito, quando siamo andati a Verona e alla casa di Giulietta, tutti i vecchietti sono allegramente balzati (alcuni anche buttando il bastone ) sul basamento della statua per toccare la tetta di Giulietta...che risate!!!La sera poi abbiamo organizzato balli a tema (in pigiama, in abito elegante, in pareo e pantaloncini) e anche una sfilata di moda per l'elezione di Miss simpatia, miss buongustaia e miss eleganza, serate perfettamente riuscite, insieme ai vari tornei di carte (tressette, scopa, briscola, burraco, canasta).Se tutto va bene anche il prossimo anno spero di ritornare con i miei vecchini in soggiorno termale, in qualsiasi località il sindaco e l'assessore vorranno mandarli.
Mi piacerebbe inserire qualche foto, ma ho il PC che fa le bizze, appena potrò lo farò volentieri

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore