martedì 7 aprile 2009

Un'altra giornata con, e per i terremotati


Sono appena rientrata, dopo un pomeriggio trascorso a fare visita ai terremotati che sono ospiti presso gli alberghi della città. Non pensavo che fossero trascorse oltre nove ore dal momento che ho lasciato la mia casa per andare in CRI. Nel pomeriggio dopo che avevo pranzato, stavo riflettendo che in mattinata mentre mi recavo al lavoro, passando davanti ad un albergo, avevo visto delle auto con la targa dell'Aquila e quindi già in mattinata il numero degli sfollati doveva essere aumentato. Ho telefonato presso il comando dei Vigili Urbani, presso la caserma dei Carabinieri e all'Assessore ai Servizi sociali che mi hanno confermato ciò che avevo pensato, quindi sono andata in sede per contattare di nuovo tutti gli alberghi e mi hanno dato un numero provvisorio di ospiti che si aggirava intorno alle 300 persone su 8 alberghi, ma hanno anche aggiunto che il numero è destinato ad aumentare dopo la forte scossa che c'è stata nel tardo pomeriggio (erano circa le 19,30 e la scossa è stata di 4,3 della scala Richter che all'Aquila ha provocato altri crolli e la distruzione totale della stazione centrale e del Duomo). Sono riuscita a contattare la ASL che mi ha fornito un elenco di medici e pediatri che hanno dato la loro disponibilità. Le varie farmacie che si sono associate, hanno messo a disposizione un numero di telefono di riferimento per domiciliare i medicinali prescritti direttamente agli alberghi tramite un loro incaricato. Le varie farmacie oltretutto hanno dato piena disponibilità a fornire gratuitamente i prodotti alimentari per la prima infanzia e i pannolini, oltre a pannoloni e traverse per gli anziani e i disabili. Stasera abbiamo anche smistato degli abiti che avevano portato. Purtroppo ho dovuto constatare che tante persone approfittano di svuotare i cassetti e gli armadi dal ciarpume pensando di fare cosa gradita alla loro coscienza. Io invece penso che se un abito è sdrucito per te, ancor di più è un abito inutilizzabile per un estraneo. Sembra brutto doverlo dire, ma su 10 cartoni di abiti almeno 3 cartoni erano di abiti inutilizzabili (sdruciti, bucati, macchiati, stinti, maleodoranti) e sono andati in discarica. Per fortuna sia la Caritas che la Protezione Civile hanno dato la disponibilità a fare una ulteriore selezione degli abiti per taglie, stagione, età, maschio o femmina e a organizzare il tutto in scaffalature e stand, già da domani mattina. Il banco alimentare oltre a consegnare generi di prima necessità per l'igiene provvederà invece a consegnare alimenti alle persone che sono ospitate presso le famiglie, mentre chi è ospite degli alberghi, ha assicurato dall'albergo stesso la colazione, il pranzo e la cena. Ho potuto verificare la scarsa professionalità di alcune persone che erano disponibili a fare il supporto psicologico, ma che si sono rivelate delle emeriti incapaci in ambito relazionale ed empatico, e da lì ho capito il perchè hanno evitato di inviarle sul luogo del terremoto e invece me le hanno appioppate a me. Infatti stasera stessa ho ringraziato caldamente con un vaffa....., la persona che me le aveva indicate. Stasera quando eravamo in procinto di andare via, poi erano arrivate altre 20 persone, a cui abbiamo promesso che entro domani nel primo pomeriggio saremo presso di loro per ascoltare i loro bisogni.All'1 di notte erano sia loro stanchi ma anche noi e non era un orario consono a poter attivare alcunchè. Quindi anche domani si prospetta una lunghissima giornata, domani mattina al lavoro e subito dopo pranzo di nuovo in giro. Che Dio ce la mandi buona e sopratutto speriamo di continuare nei prossimi giorni e settimane, con quest'adrenalina che ci carica e non ci permette di sentire stanchezza, e che ci dà la lucidità necessaria ad essere collaborativi ed efficienti. Ho dei collaboratori che a definire straordinari è dire poco e il mio GRAZIE è poca cosa confronto alla loro disponibilità e collaborazione che mi stanno dimostrando. Sono proprio orgogliosa di loro!!!

1 commento:

ღღ Š î $↕ Ŧ ۞ ღღ ha detto...

Sai anche noi vorremmo poter far qualcosa di più per coloro che in questo momento stanno soffrendo.
Intanto ti abbraccio e con l'angoscia nel cuore ti ringrazio anche per quello che fai
Sisifo

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore