
Come ogni anno, in occasione delle festività e della fine dell'anno, non solo c'è l'occasione di festeggiare con amici e parenti, ma è anche tempo di bilanci.
Pensavo fosse solo una mia abitudine, ma poi indagando, ho saputo che tanti altri fanno un personale bilancio dell'anno trascorso.
Per quanto riguarda il lavoro, sarei molto più contenta se si fossero risolti tutti i problemi delle mensilità non ancora pagate, ma poi penso che tutto sommato, non solo è una fortuna averlo un lavoro di questi tempi, che poi è anche a tempo indeterminato, è part-time così come richiedono le mie esigenze famigliari e personali.
Inoltre lo si può considerare un impiego comunale, perchè il socio di maggioranza della cooperativa è il Comune, ma sopratutto è un lavoro che mi piace tantissimo e che non cambierei per nulla al mondo.
Io mi occupo di disabili, malati terminali e anziani presso il loro domicilio. Questo lavoro richiede tanta professionalità e energia, ma tutto quello che do in termini di disponibilità, lo ricevo da loro, che soffrono, centuplicato in termini di lezione di vita.
Ultimamente sono un pò triste perchè uno dei miei assistiti si sta spegnendo, e dopo tre anni di frequenza quotidiana, è difficile per me riuscire a tenere quel distacco emotivo che richiede la mia mansione. Ma non è la prima volta che accade, perchè in dodici anni di lavoro è capitato altre volte di dire addio agli assistiti.
Perciò nel bilancio annuale metto anche questa cosa tragica che avverrà nelle prossime settimane.
Il bilancio della mia famiglia è assolutamente positivo. Il rapporto con mio marito, è ancora di intesa e complicità dopo 19 anni, con la speranza che continui ancora così per tantissimi anni ancora.
Mio figlio nell'ultimo anno è cresciuto non solo fisicamente, ma a 14 anni, ha iniziato la scuola superiore e a differenza dello scorso anno, quando era in terza media, che dovevo insistere costantemente per ottenere dei risultati sufficienti, fino ad ora, è entusiasto della scelta fatta, studia con profitto (ha la media dell'8 e mezzo), ha sviluppato una maturità intellettiva, che a volte mi lascia sbalordita. Mi sembra impossibile che fino a 6 mesi fà lo dovevo seguire come un ragazzino e oggi a distanza di pochi mesi, lo vedo come un ometto con cui confrontarmi nelle opinioni.
In quest'anno è anche accaduto il sisma, che non solo ha sconvolto le vite di tante persone, ma per motivi di servizio, come Volontaria della CRoce Rossa,mi ha dato purtroppo l'opportunità di conoscere la realtà delle tendopoli, ho conosciuto centinaia di persone che hanno perso certezze e quotidianità, insieme alla casa e anche a famigliari. Ho avuto l'opportunità di conoscere e lavorare nella realtà della funzione Assistenza alla popolazione sia del COM5 che del DICOMAC, che mi hanno arricchito sia professionalmente come operatore ASA (Attività Socio Assistenziali), ma anche umanamente.
Perciò chiudendo questo bilancio personale posso concludere che è tutto in positivo. Ovviamente i propositi per il prossimo anno sono numerosi, ma tutto sommato, se la soddisfazione per quello che ho è quello che faccio, rimane così, posso fermamente affermare che "TUTTO SOMMATO LA FELICITA' E' UNA PICCOLA COSA", non la devo rincorre perchè è già quì a portata di mano.