Dopo l'emergenza sisma dell'Aquila, da qualche giorno stiamo vivendo una nuova emergenza, quella dei giochi del mediterraneo.
Certamente non è neppure da paragonare, ma per noi volontari che siamo impegnati nell'assistenza sanitaria 24 ore su 24 è un ulteriore impegno gravoso che stiamo fronteggiando nel dovuto modo.
Devo dire comunque che vissuta così in prima persona, è un evento assolutamente spettacolare e soprattutto la gioia e l'allegria di tanti giovani atleti che vengono dalle nazioni mediterranee, è assolutamente contagiosa.
Ho avuto anche occasione di assistere sia agli allenamenti che alle gare degli atleti disabili, e mi ha commosso la loro forza e la loro bravura. Sono daccordo, per questo, con quanto detto da Mario Pescante nel discorso durante lo spettacolo inaugurale quando ricordando la frase di Obama ha detto che loro possono assolutamente dire "YES WE CAN!".
Ma quando il presidente federale Addadì ha pronunciato la frase tipica pescarese "PICCHE' NU SEME NU!"(che letteralmente significa "Perché noi siamo noi" come a dire "Noi ci distinguiamo sempre dagli altri in meglio"), allo stadio è rimbombato un applauso con delle urla di approvazione, perché dopo il 6 aprile quel "picchè nu seme nu" non era solo per Pescara, ma per l'Abruzzo intero che anche in questa occasione si è distinta in coraggio e bravura nella preparazione. Oggi sia Pescante che Addadì parlavano di giochi del mediterraneo da Record, sia per il numero di atleti che per il numero di giornalisti e tv accreditati, come non era mai capitato in nessuna delle sedici edizioni precedenti.
2 commenti:
brava per il tuo impegno anche in questa iniziativa, ti ammiro tantissimo.
sai, in questo periodo ho iniziato a correre, cosa che pensavo di non essere in grado di fare e invece un pochino alla volta sto ottenenendo dei risultati, poco poco ma per me comunque fonte di soddisfazione.
non è che magari vengo lì ai giochi e vincere nella corsa???:):):)
un abbraccio e a presto...Emi
Bravissima! sei grande. buon fine settimana!
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