
Per avere successo nella vita in genere e nell'ambito lavorativo in particolare, non è sufficiente disporre di un elevato Quoziente Intellettivo o essere competenti da un punto di vista professionale; occorre anche poter disporre di quella che Daniel Goleman chiama intelligenza emotiva.Quest'ultima si fonda su due tipi di competenza, una personale - connessa al modo in cui controlliamo noi stessi - e una relazionale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri. Se ci dovessero chiedere di elencare i fattori che portano un individuo ad avere successo nella vita in genere, e sul lavoro in particolare, probabilmente ai primi posti della lista metteremmo un'intelligenza vivace, una carriera scolastica brillante, precise competenze professionali Tutto vero, ma non basta. Pensiamo ad esempio ad una persona con una straordinaria intelligenza, brillante dal punto di vista accademico, competente sul piano lavorativo, ma arrogante, irascibile, incapace di trattare con le altre persone e di gestire le proprie emozioni: nonostante le sue competenze professionali e la sua intelligenza, non siamo affatto sicuri che avrà successo nella sua carriera professionale. Da questo punto di vista possiamo dire che, se per accedere ad una determinata professione spesso appaiono prerequisiti importanti l'essere qualificati come persone intelligenti, avere un titolo di studio conseguito a pieni voti, mettere in campo una competenza professionale di prim'ordine, per mantenere e facilitare una carriera lavorativa sono necessarie anche altre caratteristiche. Daniel Goleman, le raggruppa sotto il termine di intelligenza emotiva e le qualifica come un modo particolarmente efficace di trattare se stessi e gli altri.
2 commenti:
è vero che il quoziente intellettivo da sè non basta, ci vuole anche e soprattutto la capacità di trattare se e gli altri, ma purtroppo non basta nemmeno quello:(
spesso conta di piu un cognome importante, indipendentemente dalle capacità, triste ma vero:(
ps sto iniziando a leggere un libro sulla PNL (programmazione neuro linguistica, che secondo me riprende il concetto di intelligenza emotiva di cui parli; appena ne so di più ti farò sapere)
a presto e buona settimana...Emi
Ci vuole solo il fattore C.
Essere al posto giusto e al momento giusto e sopratutto saper spingere...
Quanti effettivamente meritevoli occupano il posto che hanno.Sono ben pochi, chi pestando i piedi a destra chi a manca, chi ha le capacità magari fa un'altra cosa.
Questo nei piani alti , poi in basso il poveretto si deve accontentare, magari ha studiato per una cosa e gliene capita un'altra, o chi ha studiato ed era meglio che andava a pascolare...
Sono in questo periodo un pò sul frustrato per le cose che mi vedo girare intorno.
Ciao e scusa pe lo sfogo
Sisifo
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