Ho appena finito di leggere il libro di ZANA MUHSEN dal titolo: VENDUTE!Una drammatica storia di vita raccontata in prima persona da una ragazza costretta, insieme a sua sorella, a crescere troppo in fretta, lontano dalla propria terra natale, dalla propria madre ma, soprattutto, la storia di due adolescenti inglesi letteralmente vendute dal loro stesso padre.Una testimonianza agghiacciante dello sfruttamento delle donne nello Yemen.Ciò che principalmente colpisce di questo libro è la semplicità utilizzata da Zana per descrive le terribili esperienze vissute.In un Paese dove la donna è ancora considerata alla stregua di una schiava.In un Paese dove non c'è spazio per i sentimenti.In un Paese parole quali amore, felicità, solidarietà acquistano un significato ben diverso da quello che conosciamo noi.In un Paese dove talvolta i figli non rappresentano una gioia per la famiglia in cui nascono, ma sono solo fonte di vergogna.Ciò che fondamentalmente vuole trasmettere questo libro è il significato della libertà, condizione umana indispensabile nella vita di ogni singolo essere vivente.La società in cui viviamo oggigiorno ci porta a credere che la condizione umana sia notevolmente migliorata negli ultimi dcenni ma, purtroppo, non per tutti è così.Sono molti, oserei dire troppi, i Paesi in cui le donne non hanno alcun diritto all'interno della società.In suddetti luoghi una donna non può permettersi di avanzare pretese, di formulare pensieri, di mettersi in discussione e il principale scopo della sua vita è mettere al mondo figli sani e, soprattutto, maschi.Una lettura indubbiamente interessante ed educativa, adatta a tutti coloro che sono intenzionati a saperne di più riguardo alla condizione femminile in un Paese diverso dal nostro.Vi riempirà il cuore di emozioni, vi insegnerà che nella vita non bisogna mai arrendersi e che la speranza e la forza di volontà sono qualità indubbiamnete preziose. Ma, sopra ogni altra cosa, spero che questo libro vi renda consapevoli dell'importanza della libertà di ogni singolo essere umano, condizione fondamentale nella vita di chiunque.Ma ci fa anche comprendere che non sempre è facile dare giudizi affrettati sulla cultura e le tradizioni di altri popoli e altre civiltà. Quello che a noi può sembrare barbaro e incivile, in quei paesi è la quotidianità...volendo o dolendo.Dare giudizi, rende prima di tutto noi stessi incivili. Pretendiamo che venendo nei nostri paesi si adeguino alle nostre usanze e alla nostra cultura, a volte anche religiosa ma per la stessa ragione non dovremmo cambiare la loro nei loro stessi paesi. Ovviamente il libro tratta della condizione femminile diasagiata di Zana e di sua sorella Nadia, che vivevano in Inghilterra.
Una piccola nota...La donna sulla copertina del libro è Nadia Muhsen in una rarissima fotografia fatta pervenire alla famiglia
1 commento:
Ce ne sono tante di storie così di madri bambine e di tanto altro.
A volte penso che forse siamo fortunati a vivere qui con tanta corruzione e tanta falsità ma almeno la condizione delle donne e delle bambine forse non è poi tanto tanto male.
Ciao Sisifo
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