martedì 18 novembre 2008


UN SOGNO

Stanotte ho fatto un sogno che nun se po' avverà

ma è tanto bello

stavo a parla cor core e cor cervello

quest'urtimo diceva:

"A sor padro'finché tu vivi e finché in te vivrò

te darò er modo d'annà avanti co furbizia de sceje bene le donne, l'amicizia

,d'esse potente, fa li sordi e fanne tanti...ce vo' er cervello pe' ste cose, no li santi!"

Er core ancor più rosso poveretto

voleva rintanasse drento ar petto;

davanti a un cervello così orgojoso

se fece piccolo, impaurito, vergognoso.

Je dissi:"A core viè un po' qua, tu che prometti?"

"Nun me da retta", m'arispose, "ce rimetti".


Questa poesia in dialetto romanesco fà parte di una racolta di un giovane "poeta", che qualche giorno fa ho visto in tv da Costanzo: Luciano Lembo.

Ho sempre avuto una predilezione per le poesie dialettali, non solo in romanesco ma in tutti i dialetti.

Adoro Trilussa (da cui guarda caso ho preso il titolo del mio blog ) , ho scoperto con piacere le poesie di Totò, sono un'appassionata di Modesto Della Porta (un poeta abruzzese).

Leggo con piacere tutte le poesie dialettali (di chiunque siano).

Ne lascerò altre di tanto in tanto, sicuramente altri come me apprezzeranno. Anzi se conoscete altri autori di questo genere...ringrazierò di cuore.

2 commenti:

Mcloud ha detto...

Ciao lea, son contento che il tuo piccolo abbia gradito il video della danza degli All Blacks... quando puoi passa a ritirare un premio sul mio blog..

Anonimo ha detto...

Se desideri leggerne alcune (www.miepoesie.it) e se ti può interessare: XXXIII Premio di Poesia “Aque Slosse” e Satira (in versi) (poesia e satira in vernacolo)
XVIII Premio di Poesia “Gino Pistorello” per giovani e ragazzi (anche in Italiano)
Il bando del concorso lo trovate sul sito (www.aqueslosse.it)
informazioni su (info@aqueslosse.it) o Valerio (brigante@elbrigante.it)
Se ulteriori informazioni comunichiamo su:
http://www.facebook.com/pages/Romano-dEzzelino/el-Brigante/51610593672?ref=ts
Diffondere il presente comunicato è contribuire e salvaguardare i linguaggi della nostra terra.

Le cose che ho - Giò Di Tonno

Ho passato l'età in cui davo più importanza al ritmo e alla musica, ora non mi interessano le canzoni o la musica se non mi danno emozione. Vi invito ad ascoltare questa canzone, ed ho aggiunto anche il testo per rendere più facile comprendere, come questa canzone, che potrebbe essere molto triste (perchè Giò di Tonno l'ha dedicata ad un amico scomparso qualche tempo fà) poi nelle parole recitate da Giancarlo Giannini nel finale, diventa una canzone di speranza.

"Ho un piano per resistere
e motivi per andare via
ho un albero di mandorle
proprio di fronte casa mia
ho cicatrici inutili
e poi cieli sempre blu
ho amici consapevoli
e qualcuno che non cerco più
ho voglia di comprendere
ma forse poi mi pentirò
ho scarpe da ginnastica
e libri che non leggerò
ho sogni labirintici
ma neanche una fotografia
ho un ciondolo d’argento
e un motivo per andare via
e poi
per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te
ho cose che non uso mai
e una stanza per le novità
ho foglie sopra il tavolo
e un debito con la realtà
ho corridoi di nuvole
e il mare un po’ più in là
ho nostalgia di credere
e un piano per restare qua
e poi per ogni posto che vedrò
per ogni strada che farai
continuiamo a camminare un po’
per tutti i sogni che farò
per ogni cosa che vedrai
ché alla fine quello che io ho
non ha ragione d’essere
senza te

c’è sempre un motivo per andare
e c’è sempre un motivo per restare
amico mio
e in mezzo il cuore batte
col rumore della cassa
e in mezzo si combatte
in mezzo il tempo passa
perché questo cuore è vivo
perché il cuore è una clessidra
e ci sei tu e ci sono io
e c’è la vita in un granello
e poi l’amore, certo l’amore,
sempre quello
che distrugge e risolleva
che esalta e che fa male
ma rimedia alla tristezza
di ogni attimo che fugge
da sempre,
sempre uguale
come la brezza in mare aperto
come la gioia in questo mondo
c’è un motivo per andare
e c’è un motivo per restare
come posso darti torto
ma per questo io ti dico
(e non lo dico solo io)
ti dico ama, ama fino in fondo
che non sei ancora morto
amico mio"

Il coro del miserere di Chieti, dedicato ai fratelli aquilani!

2 Aprile Tommy sempre nel nostro cuore